AUTORE: Bruno Bettelheim
TITOLO: Un genitore quasi perfetto
EDITORE: Feltrinelli
ANNO PUBBLICAZIONE: 1987

“Non bisogna cercare di essere genitori perfetti o, tantomeno, aspettarsi che perfetti siano i figli”, recita la recensione in copertina.

Non aspettatevi regole educative da questo libro, che fornisce esempi e riflessioni, ma lascia molto spazio all’istinto del genitore, lo guida dolcemente all’interpretazione dei bambini, dei loro comportamenti, delle loro parole e lo apre alla assoluta necessità di comprendere in maniera profonda il loro mondo. Il fulcro di questa forte comunicazione emotiva e affettiva sta nell’immedesimarsi nei nostri figli, mettersi nei loro panni per comprenderne le ragioni, superando la collera che certi comportamenti suscitano in noi.

La parte dedicata alla disciplina inizia con una citazione di J. Joubert: “I bambini hanno bisogno di modelli più che di critici”: la disciplina va insegnata e non imposta con le punizioni. Di nuovo la comunicazione è al centro del rapporto genitori-figli e l’esempio il metodo con cui l’autore ci sensibilizza ad essere protagonisti dell’educazione dei nostri figli.

Particolarmente interessante la parte dedicata al gioco, all’importanza che riveste nella formazione dei nostri figli e alla serietà e all’impegno che noi adulti dobbiamo mettere in quest’attività Consiglio la lettura di questo libro: anche se talvolta si dilunga in dettagli di psicanalisi riesce ad aprire in maniera profonda e semplice al tempo stesso al mondo dei bambini.