Quante mamme almeno una volta si saranno chieste:
Ma il mio bimbo cresce abbastanza/cresce troppo?” “ Sarà troppo magro/troppo grasso?

Sono dubbi che vengono a tutte le mamme, specialmente con il primo figlio, ma in realtà sono spesso preoccupazioni destinate a passare in poco tempo perchè ci si informa, ci si confronta con altre mamme e si capisce che la crescita non è semplicemente incasellabile in una tabella!
In più i bambini fanno cambiamenti da un giorno all’altro e quindi possono modificare il loro atteggiamento verso la “poppa” e  verso il cibo  e nello sviluppo psico-motorio in breve tempo: queste novità si ripercuotono inevitabilmente sulla loro crescita.
Da questo si capisce come ogni bambino sia diverso dall’altro per le esperienze che fa, per la salute che lo accompagna, per l’educazione (alimentare e non) che riceve, per le tradizioni culturali della famiglia, ecc…quindi è facilmente comprensibile che le cosiddette “curve percentili” (che piacciono così tanto a i pediatri “old fashion”!) possono non essere attendibili in qualche caso.
Magari sono un valido strumento a cui attenersi nella maggioranza dei casi, ma non necessariamente sono valide per tutti.

Le curve di crescita normalmente usate per la valutazione dei bambini da O a 3 anni (quelle per intendersi che troviamo sui libretti pediatrici alle dimissioni dall’ospedale) risalgono agli inizi degli anni 70 e sono state costruite partendo da popolazioni di bambini prevalentemente americani e allattati artificialmente.
Negli ultimi anni si è reso sempre più evidente che tali parametri non erano adeguati per descrivere anche la crescita dei bambini allattati al seno, che tendono infatti a crescere più rapidamente nel corso dei primi 3-4 mesi di vita e più lentamente in seguito: ciò comporta un’errata valutazione della crescita dei bambini allattati dalle proprie mamme.
Le nuove tabelle di crescita per bambini da 0 a 5 anni sono state elaborate dall’OMS con uno studio multicentrico basato su numerosi Paesi del mondo dal 1997 al 2006 , che ha raccolto ed elaborato i dati di 8440 bambini per fornire ben 30 standard di sviluppo.
Gli standard espressi da queste tabelle e grafici percentili operano una grossa rivoluzione rispetto alle tabelle in uso fin dagli anni ’70:  “Le tabelle di uso corrente fino ad oggi”, afferma l’OMS nel suo documento illustrativo, “non indicano come i bambini dovrebbero crescere, ma descrivono solo come in media crescono”: e se raffrontate alle nuove elaborate dall’OMS, mostrano un aumento di peso sovrastimato rispetto a quello fisiologico.

Per chi volesse consultare le curve di crescita OMS (lunghezza, peso, rapporto peso/altezza) e fare la propria verifica “aggiornata” può andare sul sito WHO in inglese e cercare la propria tabella di riferimento in base al sesso del bambino (boys/girls) nella sezione “Indicators“.

Invitiamo comunque sempre le mamme ad usare il buon senso: se il proprio figlio sta bene, cresce (anche se più o meno della media) e non ci sono problemi di salute evidenti, si può allentare un pò la tensione e accettare che un bimbo più mingherlino o più cicciottello rispetto ai coetanei, possa comunque vivere bene…meglio ancora se con una madre meno ansiosa! 🙂