AUTORE: Giuliana Mieli
TITOLO: Il bambino non è un elettrodomestico
EDITORE: Urra
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2009

Il momento magico della gravidanza e della nascita di un figlio portano la coppia madre-padre ad andare incontro a profondi cambiamenti emotivi e relazionali nella vita di tutti i giorni.
Per paura di non essere all’altezza del nuovo ruolo di genitore, in genere, ci si arma di una serie di libri su “come essere bravi genitori”, sui metodi per far fare la nanna o far mangiare il bambino … funzioni peraltro del tutto naturali che non avrebbero neanche bisogno di essere insegnate!
Questo comportamento, assolutamente comprensibile, fa parte del carico di responsabilità e di aspettative che i futuri genitori sentono sulle loro spalle.

Il bambino non è un elettrodomestico” non è né un saggio psicologico/filosofico, né tantomeno un manuale di puericultura, infatti la stessa autrice ammette di aver avuto difficoltà con l’editore perché non sapevano bene dove collocarlo in libreria!
Il titolo prende spunto ironicamente dal controverso libro di Estivill “Fate la nanna“, in cui nella prima pagina si dice a grandi linee che <<quando si compra uno spremiagrumi ti danno il manuale di istruzioni, mentre quando hai un figlio nessuno ti spiega come usarlo>>.

Con questa pubblicazione Giuliana Mieli non vuole proporre ai genitori, agli insegnanti, agli operatori sanitari e ai medici dei metodi su come fare cosa, ma vuole porre l’attenzione sulla necessità di un riconoscimento dell’importanza della sfera affettiva in un momento di passaggio così particolare come la NASCITA.
Ciò significa che una futura mamma, invece di sentirsi elencare numerose nozioni sulle tecniche del parto o sui benefici fisiologici indiscutibili del latte materno, avrebbe più bisogno che qualcuno le spiegasse l’importanza di dare affetto ad una creatura che una volta uscita dal grembo materno crede ancora di starci dentro! Se parte dalla consapevolezza delle motivazioni che la portano a fare determinate scelte, le sarà più facile metterle in atto.

<<Per non parlare dei genitori, martellati dalle teorie più diverse, incalzati dall’ostentata saggezza dei propri parenti che spesso intervengono pesantemente e intrusivamente a dettar legge con la loro presunta esperienza educativa utile solo a disorientare, circondati dal mondo della pubblicità che li seduce con le sue lusinghe esclusivamente finalizzate a farne consumatori fedeli, e totalmente privi di una fonte di informazione che spieghi loro la crucialità e la poesia della loro funzione, che li ripaghi del loro impegno e fatica con la certezza di un’indicazione che li accompagni a fare dei loro piccoli prima dei bambini e poi degli adulti sereni e appagati.>>

Concetti chiave di questo libro, che raccoglie le riflessioni che la Mieli ha fatto in campo professionale in molti anni di attività, sono:

  • Il ruolo MATERNO che contiene, ma non comprime
  • Il ruolo del PADRE è fondamentale per il sostegno alla “regressione materna”
  • Il ruolo dei GENITORI è quello di portare il bambino gradualmente da una fase di totale dipendenza affettiva ad una completa autonomia
  • L’importanza dell’ALLATTAMENTO AL SENO non risiede soltanto nella migliore qualità del latte materno, ma nella scoperta della relazione con la madre e nel graduale distacco da lei
  • La vita è fatta di PASSAGGI che comportano un misto di emozioni contraddittorie fra dolore e piacere
  • L’ADOLESCENZA si situa nell’evoluzione della vita dell’uomo come un secondo parto
  • L’essere umano ha la necessità imprescindibile di avere AFFETTIVITA’
  • I cambiamenti sociali hanno portato ad una perdita di punti di riferimento ADULTI che diano sicurezza
  • DEPRESSIONE POST-PARTO: una diffusa attenzione affettiva può prevenire molti disturbi psicologici individuandoli precocemente e proteggendo così la relazione madre-bambino

<<Se non ci curiamo adeguatamente dei bambini, avremo adulti insicuri e infelici.>>
Avrei voluto riportare molte citazioni dal libro in riferimento a questi punti chiave, ma non volevo svelarvi tutto: spero così di avervi incuriosito abbastanza da invogliarvi a leggerlo, perché io l’ho trovato illuminante!

Buona lettura…e se volete conoscere l’autrice e saperne di più dalla sua viva voce venite all’incontro al Melograno SABATO 24 APRILE 2010 – ore 10.30-12.30

Il bambino non è un elettrodomestico