Questo articolo, apparso su Repubblica.it, mi ha fatto molto riflettere …
…non aggiungo commenti, li lascio a voi.
Lo studio: “Latte materno venduto online contaminato da batteri”
I risultati di una ricerca coordinata dal Nationwide Children’s Hospital, negli Stati Uniti. A rischio più di tre quarti dei campioni comprati in rete
di VALERIA PINI
CONFEZIONI di latte materno per neonati in vendita su siti internet per pochi euro. Ma un nuovo studio mette in guardia i consumatori: questo prodotto potrebbe causare malattie nei bambini. Sono questi i risultati di uno studio coordinato da una équipe del Nationwide Children’s Hospital , negli Stati Uniti, che ha scoperto che più di tre quarti dei campioni di latte materno venduto su internet contenevano batteri che possono causare malattie. La notizia è stata pubblicata sulla rivista scientifica Pediatrics . Molto spesso il liquido analizzato aveva segni di cattiva conservazione o di pratiche di spedizione.
La ricerca. La ricerca è la prima a esaminare la sicurezza del latte materno venduto su internet, un tipo di commercio diventato molto più frequente negli scorsi anni soprattutto negli Stati Uniti. I ricercatori hanno comprato il prodotto sui siti web e lo hanno analizzato in laboratorio, con la collaborazione del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center e la Ohio State University. “Siamo stati sorpresi di scoprire che molti campioni contenevano molti batteri e anche contaminazione fecale, molto probabilmente causata da scarsa igiene delle mani. Alcuni avevano addirittura salmonella”, spiega Sarah A. Keim, coordinatrice dello studio.
I rischi. “Va detto – aggiunge Keim – che su questi siti non è facile capire con certezza che tipo di prodotto si riceve, se si tratta veramente di latte materno e se è sicuro per il proprio bambino. E le conseguenze per la salute del neonato possono essere importanti. Per questo è meglio evitare di fare acquisti di questo tipo”. Considerazioni che erano già state messe in evidenza nel 2010 con un avviso della Food and Drug Administration. Un paio di anni fa l’Agenzia francese di sicurezza sanitaria (Afssaps) aveva lanciato un’allerta sui rischi di trasmissione di agenti infettivi, come le meningiti, rosolia, epatiti, Hiv.
Nessun controllo. Negli Stati Uniti il latte delle mamme è considerato come un alimento e non viene sottoposto a controlli dallo Stato cosa che invece avviene, ade sempio, per le donazioni di sangue. Va detto che in diversi paesi il latte materno è venduto anche dalle banche del latte che lo forniscono anche agli ospedali. In questo caso i donatori sono sottoposti ad attenti screening e il latte è pastorizzato per eliminare il pericolo di germi.
Le banche del latte materno. Va detto che il latte materno è venduto anche dalle banche del latte che lo forniscono anche agli ospedali. In questo caso i donatori sono sottoposti ad attenti screening e il latte è pastorizzato per eliminare il pericolo di germi. L’Italia leader delle banche del latte: solo la Francia, in Europa, ne ha più di noi. In tutto nel 2001 sono stati donati 7mila i litri da mamme che allattano e ne producono in eccedenza. Il valore economico di 1 litro è attorno ai 100 euro.
Allattare almeno fino a 6 mesi. Fra le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), c’è quella di allattare con il latte materno almeno fino a sei mesi del bambino. Secondo una recente ricerca italiana del dipartimento di Scienze fisiche della terra e dell’ambiente dell’Università di Siena, il latte materno è un alimento sicuro anche dal punto di vista della contaminazione da composti perfluorurati (Pfc), sostanze molto utilizzate nell’industria, diffuse in moltissimi oggetti di uso comune, dalle stoviglie, all’abbigliamento. I dati evidenziati dalla ricerca mostrano livelli tendenzialmente più bassi rispetto ai dati riportati per il resto d’Europa.